Guida Tassazione Vincite – Le Vincite Al Gioco Vanno Dichiarate?

Le vincite al gioco vanno dichiarate? Risponderemo a una delle domande più abituali che i giocatori si pongono quando vincono delle somme sui casinò online. Con questa guida vi chiariremo tutti i dubbi in merito, così da dormire sonni tranquilli quando si tratterà di ritirare le vincite ottenute su casinò ADM (ex AAMS) e casinò stranieri. Perché la grande differenza in tema di tassazione deriva proprio da dove provengono le vincite dei casinò online. Continuate a leggere questa guida per scoprire come comportarvi.

Tassa Sulla Fortuna

La questione relativa alla tassazione sulle vincite ottenuto al gioco è evoluta parecchio nel corso degli ultimi anni. In passato le vincite al gioco non venivano tassate da parte dello Stato, ma di recente la situazione è drasticamente cambiata.

Un’evoluzione più che naturale, dal momento che il popolo italiano è grande amante dei giochi da casinò online, oltre che di estrazioni come Lotto e Superenalotto e dei famosi Gratta e Vinci. Tutti giochi che oggi lo Stato italiano tassa alla fonte. Oggi si parla si PREU, ossia il prelievo erariale unico, che varia da gioco a gioco. Vediamo assieme in cosa consiste.

Cosa è Cambiato in Italia Con IL Decreto Dignità?

Il settore del gioco è stato ulteriormente regolato nel luglio nel 2018, quando è entrato in vigore il Decreto Dignità. Fortemente voluto dal Movimento 5 Stelle e dal suo Governo Conte, ha apportato nuove tasse e divieti al gioco d’azzardo, come quello di non poter fare pubblicità né sui mezzi di comunicazione né come sponsor delle squadre.

Il Decreto Dignità ha aumentato la pressione sulle vincite slot e sulle vincite ai casinò online, con imposte variabili dal 2018 fino al 2023. A essere stata modificata è anche la tassazione delle VLT che ha registrato un aumento. Nella seguente tabella potete vedere l’evoluzione delle aliquote dal 2018 fino al 2023:

  GIOCO   TASSAZIONE DALLO (01/11/2018)   TASSAZIONE DALLO (01/05/2019)   TASSAZIONE DALLO (01/01/2020)   TASSAZIONE DALLO (01/01/2021)   TASSAZIONE DALLO (01/01/2023)
  SLOT   19,25%   19,6%   19,68%   19,7%   19,6%
  VLT   6,25%   6,65%   6,68%   6,75%   6,6%

Le Vincite Da Casinò Online Devono Essere Dichiarate?

Ed eccoci ritornati alla questione di base della nostra guida, cioè se le vincite al gioco vanno dichiarate. La risposta è che dipende da dove provengono queste vincite. Se la vincita è stata ottenuta giocando su un casinò ADM (ex AAMS), allora non va dichiarata, perché è lo stesso casinò che si occupa di pagare le tasse.

Se, invece, avete giocato su dei non-ADM casinos, le vincite devono essere dichiarate e le tasse possono essere anche molto salate. Un buon motivo, quindi, per scegliere di giocare solo su casinò sicuri con regolare licenza ADM.

Come Vengono Tassate Le Vincite Dai Casinò ADM?

Come visto in precedenza, i giocatori non devono preoccuparsi di dichiarare le proprie vincite sui casinò online ADM con soldi veri, perché è lo stesso casinò ad agire da sostituito di imposta e quindi a occuparsi di versare le tasse allo Stato italiano. Le tasse sul gioco d’azzardo del nostro Paese sono tra le più alte al mondo.

Quindi, ciò che riceverete sul vostro conto di gioco e poi eventualmente vorrete prelevare sui vostri conti personali è già da intendersi al netto delle tasse. Si tratta di un bel vantaggio, perché in questo modo non dovrete perdere tempo con calcoli complicati e nella compilazione di scartoffie per dichiarare quanto vinto.

L’aliquota che i casinò ADM (ex AAMS) pagano di solito si aggira sul 25%, ma si tratta di una tassazione non fissa e che varia in base alla vincita e al tipo di gioco.

La così detta “Tassa sulla fortuna” è diversa invece per giochi a estrazione e Gratta e Vinci. Le nuove soglie prevedono che le vincite superiori ai 500 euro su SuperEnalotto, SuperStar, SiVinceTutto, Win for Life ed Eurojackpot siano soggette a un’aliquota del 20% per quanto riguarda la parte di vincita eccedente i 500 euro. La vecchia tassa, invece, arrivava al 12%. Le vincite al Lotto restano tassate all’8% e quelle del 10eLotto all’11%, a prescindere dalla somma vinta.

Se è vero che anche in questi casi, i vincitori non devono preoccuparsi di pagare le tasse perché è lo stato italiano a trattenere la ritenuta, è altrettanto vero che i fortunati giocatori non riceveranno la cifra dichiarata pubblicamente, ma dovranno ridurla della relativa aliquota.

Le tasse per Superenalotto ammontano al 20% per la parte eccendente i 500 euro e quindi per una ipotetica vincita di 5.000 euro, in verità ne riceverete 4.100 euro.

Vincite SUI Casinò Non ADM

A differenza di quanto accade con i casinò ADM (ex AAMS), tutto quanto prelevato dai casinò stranieri deve essere tassato e pagato. Le vincite al gioco vanno dichiarate, quindi, quando queste provengono da operatori che non dispongono di una regolare licenza emessa dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.

Basterebbe questo per far comprendere quanto sia più facile e pratico optare solo per casinò ADM, senza nemmeno prendere in considerazione che giocare su casinò stranieri è illegale e potrebbe comportare anche strascichi penali.

Il fatto che i giocatori debbano dichiarare autonomamente le vincite, non vuol dire che i casinò senza licenza non paghino le tasse. Questi operatori pagano le imposte nei paesi che hanno rilasciato loro le concessioni. Ma il Fisco italiano reclama le sue tasse e quindi è necessario compilare la sezione “Redditi diversi” del modello Unico, perché le vincite sui casinò sono considerate al pari di plusvalenze straordinarie.

L’aliquota sarà ancora più alta di quella applicata ai casinò legali e potrà arrivare addirittura a raggiungere il 43% per i redditi annui complessivi superiori a 75.000 euro.

Il nostro consiglio, quindi, è di utilizzare sempre e solo casinò ADM (ex AAMS) per evitare di dover dichiarare le vincite e per essere sempre tutelati al 100% dai punti di vista fiscale e legale.

Quando Viene Applicata Una Ritenuta?

Nel caso di vincita al Superenalotto verrà applicata dallo Stato una ritenuta. Questa è regolata dall’art. 30 del Decreto del Presidente della Repubblica n. 600/73 che prevede il pagamento di una ritenuta fiscale per vincite ottenute da operazioni a premio a favore di soggetti per i quali le stesse assumono rilevanza reddituale, ai sensi dell’art. 6 del TUIR.

Lo stesso creiterio è valido anche per le vincite derivanti dalla sorte, da giochi di abilità, da concorsi a premio, da pronostici e da scommesse.

Dal 1° marzo del 2020 la ritenuta fiscale per il Superenalotto è salita dal 12 al 20 per cento. Questa percentuale viene poi utilizzata per integrare il fondo destinato ai primi di quarta e quinta fascia del Superenalotto. La stessa ritenuta viene applicata anche a SuperStar, SiVinceTutto SuperEnalotto, Vinci per la Vita – Win for Life ed Eurojackpot per la parte di vincita che supera i 500 euro.

Monitoraggio Fiscale E Controlli Dei Conti Correnti

Qualora siate così bravi e fortunate da vincere al casinò o alla lotteria, è probabile che sarete fatti oggetto di monitoraggio fiscale e controllo del conto corrente. Questo a prescindere che la vincita sia stata ottenuta in Italia o all’estero. In quest’ultimo caso, però, come già ampiamente visto, non solo dovrete pagare le tasse su quanto vinto, ma dovrete anche sottostare alle regole del monitoraggio fiscale che sono a carico del contribuente.

L’art. 4 del D.L. n. 167/90 prevede che le persone fiscalmente residenti in Italia debbano compilare il quadro RW del Modello Redditi PF per le persone fisiche, laddove abbiano degli investimenti all’estero tassabili. Tra questi ci sono pure le vincite al gioco ottenute all’estero.

Le Vincite Al Gioco Comportano la Perdita Del Reddito DI Cittadinanza?

Il Reddito di Cittadinanza è un sostegno economico a favore delle famiglie meno abbienti istituito dal Governo Conte nel 2019. È ovviamente vietato spendere il sussidio nel gioco d’azzardo, ma ciò non vieta che sia comunque possibile giocare con il proprio patrimonio. Cosa accade, però, se il percettore di Reddito di Cittadinanza ottiene una grossa vincita? Le vincite al gioco vanno dichiarate e potrebbe perdere il diritto di ricevere il Reddito di Cittadinanza?

Il rischio è concreto, perché in base alla normativa il reddito familiare non deve superare i 6.000 euro. Dal momento che i percettori del sussidio devono dichiarare all’INPS le vincite ottenute al gioco, perché queste fanno reddito, c’è il rischio che in caso di vincite molto cospicue si perda il diritto al Reddito di Cittadinanza.

Ciò, però, non è sempre automatico, perché nel caso in cui il fortunato giocatore abbia vinto anche più di 6.000 euro, ma la situazione reddituale e patrimoniale familiare sia così bassa da permettere di ricevere ancora il Reddito, questo gli verrà corrisposto in forma minore, senza che ciò comporti la perdita totale del sussidio.

Le Vincite Ottenute in Ambito Private Non Sono Tassabili

E se invece durante le feste si organizzano dei giochi a premi in ambito familiare, anche in questi casi le vincite al gioco vanno dichiarate? A tal proposito ci soccorre il C.M. 10.2.98 n. 47/E, R.M. 30.3.2000 n. 42/E che prescrive che le vincite ottenuto nell’ambito di giochi in ambito privato non sono tassabili e quindi non devono essere dichiarate.

Lo stesso vale per quelle vincite derivanti da giochi organizzati in circoli privati a cui possono accedere solo ai soci.

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Domande Frequenti

In linea generale sulle vincite ottenute sui casinò online non è necessario pagare nessuna tassa, perché i casinò agiscono da sostituto di imposta e sono loro direttamente a versare le imposte allo Stato italiano. Ciò però vale solo nei in cui si vinca su casinò con regolare licenza ADM. In caso contrario le vincite vanno tassate.

Le tasse in Italia sul gioco online si sono progressivamente accresciute a seguito dell’entrata in vigore del Decreto Dignità. Basti pensate che per le slot si è passati dal 19,25% all’attuale 19,7%, mentre per le videolottery il balzo è stato da 6,25% a 6,75%.

No, le perdite subite al gioco d’azzardo non sono deducibili ai fini fiscali. Questo vale anche per i costi di partecipazione o di iscrizione. Insomma, chi perde al casinò o alle scommesse non ha nessun modo per lenire le ferite da un punto di vista fiscale.

Certo, i casinò online ADM (ex AAMS) comunicano all’Agenzia delle Entrate le vincite perché sono tenuti a pagare le tasse. È questo uno dei grandi vantaggi di giocare su casinò legali, che si occupano interamente della questione legata agli adempimenti fiscali, lasciando l’utente libero da queste impellenze.

No, non bisogna dichiarare nulla finché la vincita è stata ottenuta in Italia. Le vincite sono infatti assoggettate a ritenuta a titolo d’imposta. La tassazione viene pagata automaticamente per intero e alla fonte e quindi non c’è necessità di dichiarare nulla nel Modello 730 o in quello dei Redditi.

Maurizio Varriale
Maurizio Varriale

Maurizio è traduttore e giornalista sportivo, con oltre 15 anni d’esperienza. Ha collaborato con importanti riviste del mondo dello sport e scrive di scommesse, casinò e turismo. Ama viaggiare e fare lunghe passeggiate.

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